CONOSCERE MEGLIO IL RADON

COS’È IL RADON

 

Il radon è un elemento chimico presente nel suolo: in quello vulcanico in elevate percentuali e moderatamente nei materiali da costruzione.

Fa parte del gruppo dei gas nobili nella tavola periodica ed ha numero atomico 86. Esso si origina dal decadimento del radio 226, un processo in cui i nuclei di questo elemento tendono a trasmutarsi in altri nuclei, emettendo radiazioni di particolare intensità, che generalmente si classificano in tre tipologie: α, β e γ.

Il processo viene più specificamente definito come decadimento radioattivo, caratterizzato da un tempo (detto “tempo di dimezzamento”), variabile da secondi ad anni. Per quanto riguarda la pericolosità, essa non deriva dal radon in sé, ma dai prodotti di decadimento dello stesso, che essendo presenti nel particolato atmosferico, possono aderire alle pareti dell’apparato respiratorio tramite la respirazione, continuando a decadere e ad emettere particelle di tipo α.

La conseguenza sarà la formazione di ioni all’interno della cellula umana, che andranno a reagire con alcuni suoi componenti fondamentali, provocando così l’interruzione dei processi fondamentali di sopravvivenza. Si possono avere anche modifiche a livello del patrimonio genetico, che portano all’insorgenza di patologie, anche di natura tumorale.

Il radon può entrare dal suolo nelle case a causa di una differenza di pressione, attraverso crepe e tubature e per proteggersi da ciò, si possono installare strumentazioni specifiche per l’assorbimento nel sottosuolo, o attuare metodi più blandi come la ventilazione degli edifici. Ciò consentirà di ridurre la differenza di pressione e salvaguardare tutte le strutture.

NORMATIVA

Dal punto di vista normativo, l’art. 54 e 74 della Direttiva 2013/59/EURATOM hanno fissato a 300 Bq/m3 il livello di riferimento massimo stabilito dagli Stati membri, per le concentrazioni medie/anno di radon, nei luoghi di lavoro.

Il D. Lgs. 31/07/2020 n. 101, entrato in vigore il 27 Agosto 2020, impone al datore di lavoro la misura delle concentrazioni di radon media annuale in tutti gli ambienti di lavoro sotterranei e la bonifica qualora il livello limite sopraccitato venga superato. Tali bonifiche vanno ripetute ogni 8 anni, in particolare ogni volta che vengono eseguiti interventi di manutenzione. I dati saranno poi registrati all’interno del Documento della Valutazione dei Rischi (DVR).

Non solo, l’art. 12 del Decreto prevede valori di 300 Bq/m3 anche per le abitazioni esistenti e 200 Bq/m3 per le abitazioni costruite dopo il 31 Dicembre 2014. Ad oggi la normativa prevede l’obbligo di misura entro Agosto 2022 nei locali interrati.

CONSULENZA

La nostra azienda è in grado di effettuare misurazioni relative ai livelli di radon nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, individuando ed attuando le soluzioni migliori per mitigare le concentrazioni di radon.

Articolo redatto dalla Dott.ssa Chiara Marsigliese – Biotecnologa Medico

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