Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è una figura chiave nel sistema della sicurezza aziendale, prevista dal D.Lgs. 81/08. Il suo ruolo è quello di coordinare e gestire le attività di prevenzione e protezione dai rischi nei luoghi di lavoro, supportando il datore di lavoro nel garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori.

Diventare RSPP richiede il possesso di determinati requisiti professionali e formativi, che variano a seconda del settore aziendale e del livello di rischio delle attività svolte. Questa guida spiega in dettaglio chi può ricoprire il ruolo, quali sono i percorsi di formazione obbligatori e quali vantaggi comporta avere un RSPP interno in azienda.

Chi può ricoprire il ruolo di RSPP?

Il RSPP può essere interno o esterno all’azienda, a seconda delle dimensioni e del livello di rischio dell’attività lavorativa. In alcuni casi, il datore di lavoro può assumere direttamente il ruolo di RSPP, purché abbia frequentato i corsi di formazione previsti dalla normativa.

Requisiti per diventare RSPP

Per assumere il ruolo di RSPP è necessario possedere:

  • Un titolo di studio adeguato: diploma di istruzione secondaria superiore.
  • La frequenza di specifici corsi di formazione (Moduli A, B e C).
  • Un aggiornamento periodico della formazione, obbligatorio ogni 5 anni.

In alcune aziende a basso rischio (come uffici e commercio), il datore di lavoro può svolgere direttamente il ruolo di RSPP, a condizione di seguire i corsi di formazione previsti.

Percorsi formativi: Modulo A, B e C

La formazione per diventare RSPP è suddivisa in tre moduli obbligatori, che variano in base alla complessità e alla tipologia di rischio dell’azienda.

Modulo A – Formazione Base (28 ore)

Il Modulo A è il primo step per chi vuole diventare RSPP e riguarda le basi della sicurezza sul lavoro. È obbligatorio per chi non ha mai ricoperto il ruolo e copre argomenti come:

  • Normativa sulla sicurezza (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).
  • Principi generali della prevenzione e protezione.
  • Ruolo e responsabilità del RSPP.
  • Metodologie di valutazione dei rischi.
  • Durata: 28 ore
  • Obbligatorio per tutti i futuri RSPP.
  • Prerequisiti: Diploma di scuola superiore.

Modulo B – Specializzazione per il Settore di Rischio (48-100 ore)

Il Modulo B è specifico per il settore di attività dell’azienda e approfondisce i rischi legati a determinati ambienti di lavoro. La durata varia a seconda del settore:

  • B-SP1 (Agricoltura, pesca, silvicoltura) → 12 ore.
  • B-SP2 (Cave e costruzioni) → 16 ore.
  • B-SP3 (Sanità e assistenza sociale) → 12 ore.
  • B-SP4 (Industria chimica e petrolchimica) → 16 ore.
  • Durata: tra 48 e 100 ore, in base al livello di rischio.
  • Obbligatorio per chi vuole diventare RSPP in settori specifici.
  • Prerequisiti: Superamento del Modulo A.

Modulo C – Formazione Manageriale (24 ore)

Il Modulo C è dedicato alla formazione gestionale e organizzativa del RSPP. Copre argomenti come:

  • Tecniche di comunicazione e gestione delle risorse umane.
  • Metodologie per la pianificazione della sicurezza aziendale.
  • Strumenti di leadership per la prevenzione dei rischi.
  • Durata: 24 ore.
  • Obbligatorio per tutti gli RSPP.
  • Prerequisiti: Superamento dei Moduli A e B.
 

Moduli Specialistici SP1, SP2, SP3 e SP4: Specializzazioni per il RSPP

Oltre ai moduli di base richiesti per diventare Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), esistono moduli specialistici denominati SP1, SP2, SP3 e SP4, pensati per chi opera in settori con rischi specifici. Questi corsi avanzati permettono di acquisire competenze dettagliate sulle misure di sicurezza necessarie in determinati ambiti lavorativi e sono obbligatori per chi desidera assumere il ruolo di RSPP in alcuni settori regolamentati.

Cosa sono i Moduli SP e quando sono obbligatori?

I moduli specialistici sono percorsi formativi aggiuntivi previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016, che ha definito i criteri per la formazione degli RSPP e ASPP. Sono obbligatori per i professionisti che intendono operare in settori con elevati livelli di rischio e servono a fornire una preparazione mirata alla gestione della sicurezza in ambiti specifici.

Di seguito la suddivisione dei moduli specialistici e i relativi settori di applicazione:

  • SP1 – Agricoltura e Pesca: necessario per chi opera in contesti con esposizione a macchine agricole, prodotti chimici e rischi legati all’ambiente naturale.
  • SP2 – Cave e Costruzioni: richiesto per la gestione della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, inclusi i lavori in quota e il rischio di caduta materiali.
  • SP3 – Sanità e Servizi Sociali: fondamentale per chi lavora in strutture sanitarie, ospedali, case di cura e ambiti socio-assistenziali, dove è necessario affrontare il rischio biologico e chimico.
  • SP4 – Chimico e Petrolchimico: rivolto a chi opera in settori ad alto rischio industriale, con esposizione a sostanze pericolose, ambienti a rischio esplosione e impianti complessi.

Durata e struttura dei moduli specialistici

I moduli specialistici hanno una durata variabile a seconda della complessità del settore:

  • SP1 – 12 ore
  • SP2 – 16 ore
  • SP3 – 12 ore
  • SP4 – 16 ore
 

Ogni modulo prevede una combinazione di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e verifiche finali per garantire una preparazione adeguata alle specificità del settore di riferimento.

Perché frequentare i Moduli Specialistici?

La scelta di completare uno o più moduli specialistici permette di ampliare le opportunità lavorative per chi vuole operare come RSPP in aziende ad alto rischio. Inoltre, garantisce alle imprese una figura qualificata e aggiornata sulle normative più recenti in materia di sicurezza.

Per maggiori informazioni sui corsi riconosciuti e certificati, è possibile consultare le linee guida pubblicate da INAIL e dagli Enti di Formazione accreditati.

Benefici di formare un RSPP interno

Molte aziende scelgono di formare un RSPP interno, invece di affidarsi a un consulente esterno. Questa scelta offre numerosi vantaggi:

  1. Maggiore controllo sulla sicurezza aziendale
    Un RSPP interno conosce meglio le dinamiche aziendali e può intervenire in modo più tempestivo in caso di rischi.
  2. Risparmio economico a lungo termine
    Sebbene la formazione del RSPP interno abbia un costo iniziale, nel tempo si riducono le spese per consulenze esterne.
  3. Adempimenti normativi semplificati
    Avere un RSPP interno facilita la gestione della documentazione e il rispetto delle scadenze imposte dalla legge.
  4. Miglior cultura della sicurezza
    Un RSPP presente in azienda ogni giorno può promuovere una maggiore consapevolezza sulla sicurezza tra i dipendenti.
  5. Reattività in caso di emergenze
    La presenza di un RSPP interno consente una gestione più rapida ed efficace degli incidenti o delle segnalazioni di rischio.

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Conclusione

Diventare Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è un’opportunità professionale importante, ma anche una grande responsabilità. Seguire il percorso formativo corretto e mantenere aggiornate le proprie competenze è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alla normativa vigente.

Scegliere di formare un RSPP interno rappresenta una soluzione strategica per le aziende che vogliono migliorare la gestione della sicurezza sul lavoro e ridurre i rischi operativi.

Fonti Autorevoli:

  • Ministero del Lavoro: D.Lgs. 81/08
  • INAIL: Linee guida per la sicurezza sul lavoro
  • Accordo Stato-Regioni: Requisiti per la formazione RSPP

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