VALUTAZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO
La finalità dei nostri servizi è quella di offrire ai responsabili delle strutture e degli ambienti di lavoro gli elementi di giudizio per la valutazione del rischio elettrico secondo il D.lgs. 81/2008 ART. 80, negli edifici e la definizione delle norme di comportamento che riducano al minimo tale rischio.
Rivolgendovi a noi avrete la garanzia di affidarvi ad un partner, con esperienza pluriennale, in grado di fornirvi un’assistenza a 360°, dalla compilazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) fino alla consulenza per la gestione del rischio elettrico.
CHE COS’E’ IL RISCHIO ELETTRICO?
Secondo il Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, il rischio elettrico “deriva dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva e non protetta di un impianto elettrico, così come il rischio d’incendio o esplosione derivanti dal pessimo stato di manutenzione o dall’imperizia nell’impiego di impianti e strumentazione.”
Si tratta dunque di un potenziale rischio a cui vanno incontro tutti i cosiddetti operatori elettrici:
- elettricisti;
- impiantisti;
- installatori;
- addetti alla manutenzione.
Questo rischio, tuttavia, si estende anche a lavoratori che operano in prossimità di impianti o fonti elettriche, anche se non intervengono direttamente su di essi.
Normativa sul Rischio Elettrico
I lavori elettrici e il relativo rischio vennero normati in primo luogo dalla Legge n°46 del 5 marzo 1990 “Norme per la sicurezza degli impianti” e, successivamente, dal decreto legislativo che la integrò ed abrogò, ovvero il D.lgs. 37 del 2008 “Conformità impianti e apparecchiature/impianti elettrici/messa a terra/verifiche periodiche“.
Successivamente, tale argomento è stato affrontato nel Testo Unico per la Sicurezza che si è occupato di stabilire, tra le altre cose, gli obblighi del datore di lavoro, i requisiti di sicurezza, ma soprattutto le sanzioni in materia. Come ultimo riferimento in termini cronologici, abbiamo la IV edizione della Norma CEI 11-27, che regola lo svolgimento dei lavori elettrici introducendo:
- definizione delle figure responsabili dei lavori elettrici;
- modifiche alle definizioni di lavoro elettrico e lavoro non elettrico;
- istruzioni specifiche per le persone comuni che eseguono lavori non elettrici;
- modifiche alla distanza di lavoro sotto tensione, in riferimento alla bassa tensione.
Quali sono le conseguenze del rischio elettrico?
Il rischio elettrico e l’elettricità in generale hanno degli effetti dannosi sul corpo umano, nello specifico il passaggio di corrente attraverso il corpo da luogo alla folgorazione o all’elettrocuzione. Le conseguenze dell’elettrocuzione sul corpo umano ha le seguenti conseguenze: Tetanizzazione che porta ad un irrigidimento dei muscoli che porta alla paralisi temporanea ma reversibile del soggetto, arresto della respirazione gli stessi effetti della tetanizzazione possono talvolta impedire la corretta espansione della cassa toracica impedendo la respirazione;
A stabilire gli obblighi per il titolare dell’azienda è l’articolo 80 del testo unico che stabilisce che egli deve applicare le misure necessarie affinché gli impianti, i materiali, le apparecchiature e i dispositivi abbiano requisiti tali da proteggere i lavoratori da contatti elettrici diretti, contatti elettrici indiretti, innesco e propagazione di incendi e di ustioni, innesco di esplosioni e fulminazione diretta ed indiretta. Per tutelare la sicurezza dei lavoratori elettrici è necessario garantire loro una formazione relativa, in particolare all’osservazione delle procedure da seguire sul luogo di lavoro.
Per avere un’azienda conforme, competitiva e valorizzata sul mercato SCILLA S.r.l. SB rende semplice la gestione della sicurezza elettrica all’interno della tua azienda, mettendo a disposizione corsi per addetti PES PAV PEI, per preposti e responsabili di lavori elettrici secondo la NORMA CEI 11-27.
Sicurezza sul lavoro: supportiamo al meglio la vostra Azienda
Mettiti in contatto con noi oggi e rendiamo la tua attività più etica e sostenibile, centrando ogni obiettivo.