DVR e DUVRI: Cosa sono e quando servono?

Nel campo della sicurezza sul lavoro, ogni azienda deve conoscere e redigere due documenti essenziali: DVR e DUVRI.

Sono obbligatori per legge secondo il D.Lgs. 81/08, il Testo Unico sulla Sicurezza.

Il loro obiettivo è prevenire gli incidenti, ridurre i rischi e garantire un ambiente di lavoro sicuro.

Il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi)

Il DVR è obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente. In particolare, il DVR serve a individuare e gestire i rischi legati all’attività. Il datore di lavoro è il responsabile della sua redazione e aggiornamento.

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Obiettivi del DVR:

Il Documento di Valutazione dei Rischi ha quattro scopi principali:

  • Individuare i pericoli presenti nei luoghi di lavoro.
  • Valutare i rischi legati alle attività svolte.
  • Definire misure preventive e protettive per ridurli.
  • Stabilire un piano di monitoraggio e miglioramento continuo.

Il DVR deve essere aggiornato regolarmente, soprattutto quando cambiano le condizioni aziendali, ad esempio con nuove attrezzature o processi produttivi.

Il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali)

Allo stesso modo, il DUVRI si applica quando più aziende operano nello stesso luogo di lavoro, come nel caso di appalti e subappalti. Il suo scopo è valutare i rischi interferenziali, ovvero i rischi derivanti dalla presenza simultanea di più lavoratori appartenenti a imprese diverse.

Chi deve scrivere il DUVRI?

Il committente dell’appalto deve redigere il DUVRI prima dell’inizio dei lavori.

Nel documento vengono individuate le possibili interferenze tra le diverse attività e le misure per prevenirle.

Contenuti del DUVRI:

  • Descrizione dell’attività e delle aziende coinvolte.
  • Analisi dei rischi interferenziali.
  • Misure di sicurezza e coordinamento tra le aziende.
  • Definizione delle responsabilità in materia di sicurezza.

Differenze tra DVR e DUVRI

Le differenze tra DVR e DUVRI sono fondamentali per garantire una corretta gestione della sicurezza sul lavoro:

CaratteristicaDVRDUVRI
ScopoValutare i rischi aziendali e definire misure di sicurezzaValutare i rischi derivanti dall’interazione tra più aziende
Chi lo redigeIl datore di lavoroIl committente dell’appalto
ObbligatorietàSempre obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendenteObbligatorio solo in caso di appalti o subappalti
AggiornamentiQuando cambiano le condizioni di lavoroPrima dell’inizio dei lavori e se cambiano le condizioni operative

Una distinzione important: il DVR è sempre obbligatorio, mentre il DUVRI è necessario solo se ci sono appalti che comportano rischi interferenziali.

Esempi pratici per una corretta redazione


DVR per un ufficio: esempio pratico di redazione

Un’azienda con 20 dipendenti in un ufficio deve scrivere il DVR valutando i seguenti aspetti:

  • Rischi legati ai videoterminali: Affaticamento visivo e postura scorretta.
  • Rischio incendio: Identificazione delle vie di fuga e attrezzature antincendio.
  • Sicurezza elettrica: Controllo dello stato degli impianti e dei dispositivi.

Il documento deve indicare misure di prevenzione come l’adozione di postazioni ergonomiche e la formazione dei dipendenti.


Esempio pratico: come redigere un DUVRI per un cantiere edile

Un’impresa edile affida i lavori di impiantistica elettrica a una ditta esterna.

In questo caso, il committente deve redigere il DUVRI per analizzare i rischi interferenziali tra le due attività.

Ecco alcuni aspetti da valutare nel documento:

  • Rischio di caduta dall’alto: prevedere parapetti e uso corretto dei DPI.
  • Interferenze tra operai e macchinari: separare le aree di lavoro e limitare gli accessi.
  • Procedure di emergenza comuni: definire piani di evacuazione e pronto soccorso condivisi.

In questo modo, il DUVRI garantisce che tutte le imprese coinvolte operino in sicurezza e coordinamento.

In questo caso, il DUVRI serve a garantire che entrambe le aziende adottino misure coordinate per la sicurezza.


Errori comuni da evitare nella redazione del DVR e del DUVRI


La redazione di DVR e DUVRI richiede attenzione e precisione. Errori anche piccoli possono compromettere la sicurezza e portare a sanzioni importanti.

Ecco gli sbagli più frequenti e come evitarli:

  • Mancato aggiornamento del DVR: senza un DVR aggiornato, l’azienda rischia sanzioni fino a 6.400 euro o la sospensione dell’attività.
  • DVR generico: il documento deve essere specifico per l’azienda, non una copia standard.
  • Nuove attività non valutate: il DVR va rivisto ogni volta che vengono introdotti nuovi macchinari o processi.
  • Assenza del DUVRI negli appalti: se più imprese lavorano insieme, il committente deve redigere il DUVRI per evitare responsabilità legali.
  • Scarso coinvolgimento dei lavoratori: la formazione e la partecipazione attiva del personale sono essenziali per una sicurezza reale.

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Conclusione: obblighi sicurezza sul lavoro

La corretta redazione di DVR e DUVRI è essenziale per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e rispettare la normativa vigente. Seguire le linee guida, evitare errori comuni e aggiornare periodicamente i documenti permette di ridurre i rischi e proteggere l’azienda da sanzioni e responsabilità.

Fonti Autorevoli:

  • Ministero del Lavoro: D.Lgs. 81/08
  • INAIL: Linee guida per la valutazione dei rischi